giovedì 7 febbraio 2013

Virtù

Quali sono le virtù di un buon counselor? Cos'è che fa veramente la differenza?
Sicuramente la tecnica utilizza è importante, una buona tecnica permette di affrontare il disagio con uno strumento valido.
Naturalmente è importante padroneggiare la tecnica, quindi la conoscenza e la pratica della stessa. Una buona pratica permette di superare il protocollo e di adattare la tecnica alla persona e non limitarsi a voler risolvere il disagio.
Il terzo elemento essenziale per essere un buon counselor è il counselor stesso e questo va al di là della tecnica e della conoscenza della stessa. Essere un buon counselor significa avere un profondo contatto con sé stessi ed essere consapevoli dell'importanza e della delicatezza del ruolo che abbiamo scelto e che ci porta in contatto con i dolori più profondi delle persone che si affidano a noi.

Per questo trovo che le cinque virtù della tradizione cinese siano particolarmente adatte nell'esprimere ciò che sento nel fare questo lavoro:

REN – LA BENEVOLENZA
L’uomo ren è colui che,
desiderando aiutare se stesso,
aiuta gli altri e desiderando sviluppare se stesso,
sviluppa gli altri.
Essere capaci di vedere,
trattando con gli altri,
il proprio sé:
questo è praticare ren”

Ren è Compassione, non sono separato dal resto dell'umanità, praticare benevolenza è essere attento e bendisposto verso la mia vita e il mio benessere.

Ren è fare per niente,
fare senza aspettative di ritorno
Ren è fare per se stessi,
riconoscendo il proprio bene non diverso
anzi coincidente con il bene degli altri
Ren è aiutare le persone a crescere
senza renderle dipendenti
Ren trova il suo valore nel fare e nell’essere
il valore non è nel risultato esteriore

YI – LA RETTITUDINE

Yi è fare ciò che è giusto, è l'impegno all'integrità a prescindere da quello che può essere il tornaconto personale.
Sento nel cuore la giusta via e ho gli strumenti e la consapevolezza per perseguirli.

ZHONG – LA LEALTA'

Consapevole dei miei limiti faccio del mio meglio, rispettoso della sensibilità degli altri.
Leale nei confronti di me, della mia famiglia, della società.

XIAO – LA PIETA' FILIALE

Come il prendersi cura di un genitore anziano con benevolenza, rispetto, attenzione e riverenza.
La riconoscenza per chi ha condiviso il suo sapere permettendo la nostra crescita.


XIN – LA FIDUCIA

Ho fiducia in ciò che accade e nelle mie capacità, poiché agisco per il bene ho fiducia che la mia azione avrà come effetto il bene. L'esistenza e la malattia stessa, in quanto parte dell'esistenza, sono benevole, ciò che si manifesta è ciò che serve in questo momento per il disvelarsi del mio essere qui tra cielo e terra.

A tutto questo voglio aggiungere la capacità di stupirsi per la bellezza e la profondità di questa esistenza che si manifesta in ogni momento e in ogni essere che la abita e che mi fa avvicinare a questa professione con senso di riverenza e di sacralità
E in ultimo, l'umiltà che è la consapevolezza di essere solo uno strumento per l'evoluzione dell'essere umano e che ogni incontro è l'opportunità per la mia evoluzione e crescita.

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