martedì 30 ottobre 2012

Al corso di consapevolezza corporea...

 ...di settimana scorsa abbiamo fatto un semplice esercizio di contatto consapevole con un'altra persona, abbiamo contattato il nostro centro delicato e vulnerabile e abbiamo provato a renderlo disponibile allo sguardo di un'altra persona. Credo che sia stata un'occasione preziosa per liberarci per un momento da una prigione che ci impedisce di percepire la bellezza e l'amorevolezza di chi ci circonda. Oggi mi sono arrivate queste parole di Osho che spiega l'angoscia che viviamo per questa separazione dal mondo e dalla nostra vera natura:


"... A poco a poco devi diventare sempre più sensibile, acquistando consapevolezza delle tue resistenze.
Noi siamo molto resistenti. Se ti tocco, puoi sentire che stai resistendo al mio tocco, stai creando una barriera in modo che il mio calore non possa entrare in te. Non ci lasciamo toccare. Se qualcuno ti tocca ti metti sulla difensiva e l'altro dice :"Scusi". C'è resistenza ovunque. Se ti guardo resisti, perchè lo sguardo può entrare in te, scendere in profondità, stimolarti. A quel punto che farai?
....
Queste barriere ci rendono insensibili e impediscono a qualsiasi cosa di entrare in noi.
La gente viene a  dirmi "Nessuno mi ama. Nessuno mi ama". Poi tocco quell'uomo e scopro che ha paura perfino di essere toccato. In modo sottile si ritira. Tengo la sua mano nella mia e si è ritirato. Non è presente nella mano, stringe solo un oggetto morto. Si è chiuso e dice: "Nessuno mi ama". Come può amarti qualcuno? Anche se ti amasse il mondo intero, non lo sentiresti, perchè sei chiuso. Lamore non può entrare in te, non c'è apertura, non c'è passaggio: stai soffrendo nella tua stessa prigione"                                                                      OSHO "I segreti della gioia"

ogni martedì sera ci troviamo a Piacenza per esplorare le pareti della prigione e per assaggiare il sapore della libertà che c'è oltre le nostre paure.
Chi vuole partecipare  è il benvenuto.

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