- Dott. Paolo Barbagli, Specialista in Terapia del Dolore, Specialista in Anestesia e Rianimazione, Docente AIRAS per Neuralterapia
Titolo Relazione: Ruolo delle cicatrici nella genesi di sindromi dolorose croniche
Abstract. E’
da tempo noto e documentato che cicatrici, in particolare ipertrofiche e
cheloidee, possano frequentemente causare dolore locale (1-2). Meno
frequente, ma comunque documentata, la possibilità che una cicatrice
possa causare dolore a distanza intrappolando nervi o radici nervose,
quali p. es. lo sciatico (3). Scarsamente considerata invece, nella
letteratura scientifica più accreditata, forse perché più difficile da
giustificare su basi neurofisiologiche, la possibilità che una o più
cicatrici possano causare dolore a distanza anche in zone non correlate
metamericamente.
Tale
possibile ruolo eziologico, benché poco rappresentato nella moderna
letteratura algologica, si deve alle intuizioni dei fondatori della
cosiddetta “neuralterapia”, i fratelli Huneke. E sempre gli Huneke hanno
proposto l’uso degli anestetici locali, come test diagnostico e
terapeutico, per neutralizzare la cicatrice o le cicatrici considerate
“campi perturbanti” (“Störfeld”) (4).
In una
review sul possibile ruolo eziologico delle cicatrici nel generare
dolore a distanza (5) vengono riferiti oltre 150 casi nei quali la
relazione tra cicatrici e sindromi dolorose croniche a distanza sembra
particolarmente stretta, casi nei quali l’infiltrazione della o delle
cicatrici con un anestetico locale, ma anche mediante la semplice
infissione di aghi o il trattamento con altre metodiche non invasive
quali p. es. il laser, ha provocato la scomparsa o il netto
miglioramento di patologie dolorose a distanza.
In un
ulteriore lavoro (6) si riferiscono le esperienze degli Autori
sull’infiltrazione con anestetico locale, quasi sempre lidocaina, di
cicatrici in casi di dolore cronico. In una casistica di 2145 soggetti
trattati mediante neuralterapia secondo Huneke, in 7 casi (su 112 casi
trattati con questa metodica) l’infiltrazione ha risolto, con follow up
di almeno 2 anni, sindromi dolorose a distanza che in precedenza erano
risultate refrattarie a tutte le terapie effettuate, oltre ad essere di
difficile inquadramento nosologico.
Sembra
pertanto confermata, alla luce della letteratura esposta, l’ipotesi
degli Huneke sulla possibilità che, talvolta, sindromi dolorose croniche
siano causate da “messaggi” nervosi patogeni a partenza da una o più
cicatrici.