giovedì 24 aprile 2014

Cicatrici e dolore

Un'altra conferma di quanto sia importante trattare le cicatrici che col tempo si rendono responsabili di dolori cronici e non spiegati. Possiamo farlo con la Craniosacrale e con il massaggio dell'orecchio:
 
 
  • Dott. Paolo Barbagli, Specialista in Terapia del Dolore, Specialista in Anestesia e Rianimazione, Docente AIRAS per Neuralterapia
Titolo Relazione: Ruolo delle cicatrici nella genesi di sindromi dolorose croniche
Abstract. E’ da tempo noto e documentato che cicatrici, in particolare ipertrofiche e cheloidee, possano frequentemente causare dolore locale (1-2). Meno frequente, ma comunque documentata, la possibilità che una cicatrice possa causare dolore a distanza intrappolando nervi o radici nervose, quali p. es. lo sciatico (3). Scarsamente considerata invece, nella letteratura scientifica più accreditata, forse perché più difficile da giustificare su basi neurofisiologiche, la possibilità che una o più cicatrici possano causare dolore a distanza anche in zone non correlate metamericamente.
Tale possibile ruolo eziologico, benché poco rappresentato nella moderna letteratura algologica, si deve alle intuizioni dei fondatori della cosiddetta “neuralterapia”, i fratelli Huneke. E sempre gli Huneke hanno proposto l’uso degli anestetici locali, come test diagnostico e terapeutico, per neutralizzare la cicatrice o le cicatrici considerate “campi perturbanti” (“Störfeld”) (4).
In una review sul possibile ruolo eziologico delle cicatrici nel generare dolore a distanza (5) vengono riferiti oltre 150 casi nei quali la relazione tra cicatrici e sindromi dolorose croniche a distanza sembra particolarmente stretta, casi nei quali l’infiltrazione della o delle cicatrici con un anestetico locale, ma anche mediante la semplice infissione di aghi o il trattamento con altre metodiche non invasive quali p. es. il laser, ha provocato la scomparsa o il netto miglioramento di patologie dolorose a distanza.
In un ulteriore lavoro (6) si riferiscono le esperienze degli Autori sull’infiltrazione con anestetico locale, quasi sempre lidocaina, di cicatrici in casi di dolore cronico. In una casistica di 2145 soggetti trattati mediante neuralterapia secondo Huneke, in 7 casi (su 112 casi trattati con questa metodica) l’infiltrazione ha risolto, con follow up di almeno 2 anni, sindromi dolorose a distanza che in precedenza erano risultate refrattarie a tutte le terapie effettuate, oltre ad essere di difficile inquadramento nosologico.
Sembra pertanto confermata, alla luce della letteratura esposta, l’ipotesi degli Huneke sulla possibilità che, talvolta, sindromi dolorose croniche siano causate da “messaggi” nervosi patogeni a partenza da una o più cicatrici.